Cos'è Visionaria

  Ho sempre amato scrivere. In particolar modo amavo scrivere storie, inventare personaggi, spingerli e seguirli nelle loro avventure.

Per anni ho creduto che fosse l'unica cosa che sapessi fare.
Poi mi sono resa conto che usavo le mie storie per vivere al sicuro, emozionarmi rinchiusa nella certezza del mio bozzolo. Attraverso i mondi disegnati nei miei manoscritti potevo affrontare tutto, senza rischiare nulla.
La consapevolezza, ovviamente, non fu un impatto improvviso, nessuna illuminazione sulla via di Damasco, ma un processo lungo, lento, tortuoso. E doloroso, dolorosissimo.
Mi resi amaramente conto che le storie non potevano essere una sostituzione alla vita vera, e che in tutti quegli anni non avevo vissuto realmente; ma soprattutto mi resi conto che non avrei mai potuto raccontare davvero qualcosa, se non avevo alcuna esperienza di vissuto realistico.
Rilessi i miei manoscritti e dovetti ammettere con me stessa che non valevano nulla. Lo stile era ridondante, pomposo, tipico di chi non conosce il sapore crudo e amaro dell'esistenza; i contenuti vacui, sconnessi.
Le mie storie erano castelli di nebbia che si reggevano sul perno fragile di un'unica idea, ma restavano entità prive di corpo, perché io non avevo mai avuto la possibilità di sperimentare il corpo della vita.



Ho impiegato anni a lavorare su me stessa per colmare il vuoto di una vita non vissuta, o comunque vissuta male, inseguendo fantasie per sfuggire al dolore di un'esistenza reclusa, senza vivere.
Nel frattempo ho collezionato esperienze di vita, perle di gioie, di dolori, rabbie, tragedie, che hanno formato il mio carattere e la mia scrittura. Ho pubblicato quattro titoli, ho lavorato come articolista e formato anche la mia esperienza da scrittrice.
E non ho mai smesso di scrivere storie, anche quando negli ultimi quattro anni avevo totalmente abbandonato la penna a causa di tutta una serie di problematiche che non è opportuno spiegare in questa sede, nella mia mente le storie continuavano a prendere forma, senza contare le stesure delle mie due tesi di laurea e gli innumerevoli articoli pubblicati nel mio sito principale: Trecce Fatate.
Da qualche mese mi sono imposta di ricominciare a scrivere, ma soprattutto ho voluto impormi una certa disciplina nel farlo.
Ed è così che è ritornata alla luce una vecchissima idea (parzialmente già lanciata anni fa su un'altra piattaforma e poi abbandonata a marcire) di condividere con altri scrittori le mie esperienze, le mie letture, le mie tecniche per organizzare il lavoro.
Questo spazio non intende arrogarsi il titolo di Corso di Scrittura Creativa, è semplicemente una raccolta della mia esperienza e dei trucchi che ho maturato nel tempo per migliorare la costruzione delle mie storie. Condivido tutto questo non con l'intento di ergermi a maestra (sono ben lunghi dal considerarmi una scrittrice completamente formata), ma con il mio solito spirito collaborativo, perché credo che in tutti gli ambiti l'unione faccia la forza e determini il miglioramento reciproco di tutte le parti coinvolte nel processo di condivisione.
Spero di cuore che quanto troverete all'interno di questa rubrica possa rivelarsi utile ad affinare il vostro lavoro, e confido che vogliate ricambiare la condivisione commentando gli articoli con le tecniche e suggerimenti che avete sviluppato autonomamente e trovato funzionanti.
Buona Scrittura
Claudia

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.