Il
mondo è fuor dai cardini. Ed è un dannato scherzo della sorte, ch’io sia nato
per riportarlo in sesto.
Ogni volta che ti
guardavo, mi ritrovavo a pensare all’Amleto. Per me, tu eri il folle principe
di Danimarca della tragedia shakesperiana.
Non te l’ho mai
detto.
Che per me sei
l’origine del mondo.
venerdì 4 dicembre 2020
Parole non dette - Angoli di Inchiostro
lunedì 5 ottobre 2020
Colpevole - Ascensus (Rebellion vol. 1) - Estratti
Alvis si sente colpevole.
Quando la Prima lo aveva messo a parte della necessità che Andrea
partecipasse alla Selezione, qualcosa di molto simile all’orrore gli aveva
attanagliato l’anima, ma aveva represso quella sensazione.
Si è dibattuto per giorni sulla possibilità di opporsi. Avrebbe voluto
che la ragazza potesse restare al sicuro.
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domenica 16 agosto 2020
James Dean - Diamoci del TU
Hai sonno.
Hai caldo.
Hai un disperato bisogno di fumare.
Hai finito le cartine.
Allora ti fai coraggio e ti trascini fino al tabaccaio più vicino (che di domenica è sempre quello in culonia, che quando ci arrivi ti sembra di esserti fatta la Paris-Dakar a piedi tipo via crucis). Stick nei capelli, occhiaie a sciarpa, cappello a tesa larga perché non sia mai il sole poi ti sciogli come la strega del mago di Oz. Mascherina in faccia, moneta già in mano.
Prendi le tue cartine e schizzi fuori, strappandoti la mascherina perché per il caldo quasi muori soffocata.
Ed è allora che lui ti viene vicino. "Scusa, hai da accendere?"
venerdì 14 agosto 2020
I colori della pioggia - Angoli di Inchiostro
Una di quelle che mi hai fatto scoprire tu.
La mia preferita di quelle con cui costellavi la nostra chat.
Have you ever seen the Rain?
lunedì 3 agosto 2020
Blade - Ascensus (Rebellion vol.1) - Estratti
Si lascia scivolare mollemente dal pianale e raggiunto il centro della duna batte le mani per richiamare l’attenzione. «Prendete le vostre cose, dobbiamo ripartire se vogliamo trovare un approvvigionamento idrico. Ieri siamo stati fortunati, ma non possiamo fondare sempre sulla fortuna. Muoversi!»
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domenica 2 agosto 2020
Fame - Angoli di Inchiostro
La mente è in catene.
Il pensiero è un criceto in trappola che arranca all'infinito nella sua ruota. E corre, e corre, senza andare da nessuna parte.
Lo stridore è il problema.
Il problema sei tu.
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sabato 23 maggio 2020
Fasi della storia (Primo Atto) - Anatomie di carta
Nell'articolo di oggi proseguiamo il nostro studio del manuale Il viaggio dell'eroe di Vogler, e iniziamo la scoperta delle fasi della storia.
Prima di cominciare, vorrei premettere che le fasi della storia sono qualcosa di ben diverso dalle fasi della narrazione, in quanto queste ultime svolgono il ruolo di sezioni necessarie ad equilibrare la lettura tra narrazione, descrizione e dialoghi, mentre le fasi della storia vanno a costituire le tappe vere e proprie della trama.
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giovedì 21 maggio 2020
Il mito di Tristano e Isotta - Attraverso lo Specchio
Nel medioevo fiorì tutta una serie di poemi il cui tema centrale era il cosiddetto amor cortese, poemi che tramandavano, arricchendoli, antichi miti di stampo celtico.
Uno di questi è il famosissimo Tristano e Isotta, storia di uno struggente amore proibito che ancora oggi ispira opere letterarie e cinematografiche di grande impatto.
Quando ho scritto i capitoli di Dissanguami in cui viene raccontata la giovinezza di Sive, madre di Isadora e Magma, è sorta quasi spontaneamente l'idea di scrivere alcuni paragrafi che fungessero da tributo a questa famosissima storia, spogliandola degli orpelli inseriti successivamente e risalendo dunque alle informazioni dei miti originari.
La ricerca si è rivelata piuttosto ardua, in quanto non esistono fonti scritte contemporanee o di poco successive alla nascita del mito, e le poche informazioni reperibili sono piuttosto scarne e talvolta contrastanti.
Ho così scelto di mantenere esclusivamente l'ossatura della storia (le motivazioni del matrimonio tra Isotta e re Marc, l'amore tra Tristano e Isotta, la tragica morte), adottando le versioni antiche dei nomi: Drustan per Tristano e Essylt per Isotta, ma alterando la natura dei personaggi e l'evento che conduce alla morte dei due innamorati, per adattarlo al contesto narrativo in cui ho deciso di inserirlo.
Essylt diviene così la sorella maggiore di Sive, è una Gytrash, e viene data in sposa a re Marc così da sugellare la pace tra Irlanda e Cornovaglia e nel contempo tra umani e Gytrash.
Questo costringe Essylt a rinunciare alla sua parte non umana, in nome di un bene superiore, divenendo con la sua stessa persona il sigillo a una pace così necessaria.
Drustan mantiene la sua natura umana e i suoi legami di sangue con re Marc, e come raccontano sia i miti originali, sia le varie versioni del poema medievale, si innamora ricambiato di Essylt.
Quando l'amore clandestino viene scoperto e il ragazzo viene brutalmente ucciso per pagare il grave affronto al re, il dolore per la sua morte porta Essylt alla follia. Nel vano tentativo di salvarlo la regina mutaforma assume la sua forma gytrash, terrorizzando la corte e venendo uccisa a sua volta.
Drustan mantiene la sua natura umana e i suoi legami di sangue con re Marc, e come raccontano sia i miti originali, sia le varie versioni del poema medievale, si innamora ricambiato di Essylt.
Quando l'amore clandestino viene scoperto e il ragazzo viene brutalmente ucciso per pagare il grave affronto al re, il dolore per la sua morte porta Essylt alla follia. Nel vano tentativo di salvarlo la regina mutaforma assume la sua forma gytrash, terrorizzando la corte e venendo uccisa a sua volta.
Ho scelto di non far morire i due innamorati come nelle versioni originarie del poema perché, in tutta sincerità, la reputo una morte stupida. Non si muore per amore (salvo ci si procuri volontariamente la morte), e ho sempre reputato piuttosto indegna la morte riservata a due personaggi che per il resto della narrazione si sono mostrati forti e coraggiosi.
Da Dintagell giunsero due catafalchi neri su un carro rosso trainato da puledri bianchi.
Sia il mito, sia il poema, raccontano che i corpi dei due innamorati furono restituiti alla Cornovaglia. Nel mio tributo i corpi vengono riportati in Irlanda, terra cui Essylt apparteneva.
I contrasti cromatici delle bare nere, del carro rosso e dei cavalli bianchi sono un tributo ai colori della magia così come furono concepiti in epoca medievale e un ammiccamento alla figura della madre di Essylt e Sive (che si chiama Essylt a sua volta, proprio come la madre di Isotta... sì, il Tristano è un poema pieno di Isotte) che era una famosa e potente maga (nel poema, è infatti lei a preparare il filtro d'amore che erroneamente Tristano e Isotta bevono, innamorandosi follemente).
I contrasti cromatici delle bare nere, del carro rosso e dei cavalli bianchi sono un tributo ai colori della magia così come furono concepiti in epoca medievale e un ammiccamento alla figura della madre di Essylt e Sive (che si chiama Essylt a sua volta, proprio come la madre di Isotta... sì, il Tristano è un poema pieno di Isotte) che era una famosa e potente maga (nel poema, è infatti lei a preparare il filtro d'amore che erroneamente Tristano e Isotta bevono, innamorandosi follemente).
Mi sarebbe piaciuto dedicare più spazio nel libro a questa storia, in origine il capitolo conteneva molti più paragrafi, che ho dovuto purtroppo tagliare per evitare digressioni manzoniane che uscissero troppo dal sentiero della narrazione principale. In particolare mi è dispiaciuto moltissimo dover sorvolare sul personaggio di Essylt la Bianca (la madre) un personaggio davvero intrigante e che mi sarebbe piaciuto poter approfondire.
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lunedì 18 maggio 2020
Origine de Il Cerchio di Atlantide - Attraverso lo Specchio
La magia è un fuoco freddo che brucia dentro e ti consuma.
Senza troppi giochi di parole, è questo il fulcro attorno a cui ruota tutta la mia saga intitolata Il Cerchio di Atlantide.
Bisogna essere davvero prolissi per aver bisogno di progettare e strutturare più di dieci volumi, impelagarsi nella costruzione di un intero mondo con la sua storia, la sua mitologia, il suo ordine politico e sociale, semplicemente per raccontare quello che, come potete vedere, si riassume in una sola riga.
Bisogna essere davvero prolissi per aver bisogno di progettare e strutturare più di dieci volumi, impelagarsi nella costruzione di un intero mondo con la sua storia, la sua mitologia, il suo ordine politico e sociale, semplicemente per raccontare quello che, come potete vedere, si riassume in una sola riga.
E io sì, sono molto, molto prolissa.
domenica 3 maggio 2020
La guerra dei grandi tumuli (Mara Fontana) - Recensioni Indie
Questo è il primo volume di una saga che attualmente conta quattro titoli editi e dovrebbe concludere il suo arco narrativo in nove volumi complessivi.
Come ogni buon fantasy che si rispetti, La guerra dei grandi tumuli è un libro "mattone" che vanta più di 600 pagine, ma vi garantisco che filano via che è una bellezza. Alla mia prima lettura, il libro mi ha impegnata meno di dieci ore spalmate su due pomeriggi. E questo perché è davvero difficile riuscire a staccarsi dagli eventi che vengono raccontati, e quando finisce resta in bocca il sapore nostalgico del nostro dolce preferito, che sembra sempre finire troppo presto.
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giovedì 30 aprile 2020
Il viaggio dell'eroe (le basi) - Anatomie di Carta
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mercoledì 22 aprile 2020
Esyllt la bionda - Dissanguami (Cronache del Sangue vol.2) - Estratti
Prima di lasciarvi alla lettura, vi segnalo che il nome Sive si pronuncia Seiv
Mia madre era una Gytrash d’Irlanda.
Si chiamava Sive. Significa buona,
amorevole.
Quando mi raccontava la sua infanzia, nei
suoi occhi azzurri potevo vedere la spuma bianca del mare schiantarsi contro le
pareti nere delle scogliere, la bruma profonda che si gonfiava nelle vallate
diluendone i contorni in un paesaggio nebuloso, le foreste immerse nel buio
abissale che echeggiava dei richiami ancestrali degli spiriti Sidhe.
martedì 14 aprile 2020
Neve d'Estate - Canti dall'Inferno - Estratti
Forse,
se lei non avesse urlato.
Forse,
se lei non l’avesse abbandonato.
Forse,
se le suole delle sue scarpe nuove non fossero state così scivolose.
Forse…
forse… forse…
Si
dondolò amaramente sui talloni, stringendosi nella t-shirt leggera mentre il
bosco iniziava ad esalare un’umidità fredda e pungente che gli ghiacciava
persino le ossa.
venerdì 3 aprile 2020
Rec 4: Complotto - Cronache da un'Apocalisse qualunque
Vi invito a leggere queste parole come un passatempo, a leggerle con un po' di cinismo e ironia.
Il virus non esiste.
I tenaci non si arrendono, nel bene o nel male, restano aggrappati alle loro idee.
Il virus non esiste.
E ci sono due cose al mondo che rafforzano la tenacia: la paura e l'ignoranza.
mercoledì 1 aprile 2020
Visionaria diventa carbon neutral
Leggere ti permette di vivere mille vite nel tempo in cui ne vivi una sola.
Spesso si dice così.
E queste mille vite in più hanno un impatto, sulla nostra vita primaria. Uno degli impatti principali sarebbe quello di renderci più saggi, più consapevoli.
Una delle cose di cui è necessario essere consapevoli è l'impatto che ha la nostra passione sulla natura.
martedì 31 marzo 2020
Rec 3: Principio - Cronache da un'Apocalisse qualunque
Vi invito a leggere queste parole come un passatempo, a leggerle con un po' di cinismo e ironia.
Nessuno immaginava l'Apocalisse, quando tutto è iniziato.
Un'influenza da nulla, dicevano i più.
La paura la lasciavamo agli ipocondriaci. E la chiamavamo isteria, panico. Abbiamo riso, quando le persone a noi care hanno espresso i loro timori.
Noi non avevamo paura, noi non credevamo al pericolo.
venerdì 27 marzo 2020
Rec 2: Tempo - Cronache da un'Apocalisse qualunque
Vi invito a leggere queste parole come un passatempo, a leggerle con un po' di cinismo e ironia.
Il
silenzio è spesso, pesante. Sacrale.
Oltre
i vetri chiusi delle case, nessuno.
Le strade sono fiumi di cemento che non portano più da nessuna parte. Sono deserte.
Le strade sono fiumi di cemento che non portano più da nessuna parte. Sono deserte.
C'è soltanto
il vento, che sta diventando freddo. Porta con sé nuvole che minacciano
pioggia.
mercoledì 25 marzo 2020
Rec 1: Apocalisse - Cronache da un'Apocalisse qualunque
Vi invito a leggere queste parole come un passatempo, a leggerle con un po' di cinismo e ironia.
Sin
dal principio dei tempi, l’uomo ha raccontato a se stesso la propria fine.
Mitologia,
religione, creatività più o meno artistica hanno provato nei modi più disparati
ad ipotizzare come sarebbe accaduto. Che fine avremmo fatto.
L’avete
mai immaginata, voi, l’Apocalisse?
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