sabato 23 maggio 2020

Fasi della storia (Primo Atto) - Anatomie di carta


Nell'articolo di oggi proseguiamo il nostro studio del manuale Il viaggio dell'eroe di Vogler, e iniziamo la scoperta delle fasi della storia.
Prima di cominciare, vorrei premettere che le fasi della storia sono qualcosa di ben diverso dalle fasi della narrazione, in quanto queste ultime svolgono il ruolo di sezioni necessarie ad equilibrare la lettura tra narrazione, descrizione e dialoghi, mentre le fasi della storia vanno a costituire le tappe vere e proprie della trama.

giovedì 21 maggio 2020

Il mito di Tristano e Isotta - Attraverso lo Specchio




Nel medioevo fiorì tutta una serie di poemi il cui tema centrale era il cosiddetto amor cortese, poemi che tramandavano, arricchendoli, antichi miti di stampo celtico.
Uno di questi è il famosissimo Tristano e Isotta, storia di uno struggente amore proibito che ancora oggi ispira opere letterarie e cinematografiche di grande impatto.
Quando ho scritto i capitoli di Dissanguami in cui viene raccontata la giovinezza di Sive, madre di Isadora e Magma, è sorta quasi spontaneamente l'idea di scrivere alcuni paragrafi che fungessero da tributo a questa famosissima storia, spogliandola degli orpelli inseriti successivamente e risalendo dunque alle informazioni dei miti originari.

La ricerca si è rivelata piuttosto ardua, in quanto non esistono fonti scritte contemporanee o di poco successive alla nascita del mito, e le poche informazioni reperibili sono piuttosto scarne e talvolta contrastanti.
Ho così scelto di mantenere esclusivamente l'ossatura della storia (le motivazioni del matrimonio tra Isotta e re Marc, l'amore tra Tristano e Isotta, la tragica morte), adottando le versioni antiche dei nomi: Drustan per Tristano e Essylt per Isotta, ma alterando la natura dei personaggi e l'evento che conduce alla morte dei due innamorati, per adattarlo al contesto narrativo in cui ho deciso di inserirlo.
Essylt diviene così la sorella maggiore di Sive, è una Gytrash, e viene data in sposa a re Marc così da sugellare la pace tra Irlanda e Cornovaglia e nel contempo tra umani e Gytrash.
Questo costringe Essylt a rinunciare alla sua parte non umana, in nome di un bene superiore, divenendo con la sua stessa persona il sigillo a una pace così necessaria.
Drustan mantiene la sua natura umana e i suoi legami di sangue con re Marc, e come raccontano sia i miti originali, sia le varie versioni del poema medievale, si innamora ricambiato di Essylt.
Quando l'amore clandestino viene scoperto e il ragazzo viene brutalmente ucciso per pagare il grave affronto al re, il dolore per la sua morte porta Essylt alla follia. Nel vano tentativo di salvarlo la regina mutaforma assume la sua forma gytrash, terrorizzando la corte e venendo uccisa a sua volta.
Ho scelto di non far morire i due innamorati come nelle versioni originarie del poema perché, in tutta sincerità, la reputo una morte stupida. Non si muore per amore (salvo ci si procuri volontariamente la morte), e ho sempre reputato piuttosto indegna la morte riservata a due personaggi che per il resto della narrazione si sono mostrati forti e coraggiosi.

Da Dintagell giunsero due catafalchi neri su un carro rosso trainato da puledri bianchi.

Sia il mito, sia il poema, raccontano che i corpi dei due innamorati furono restituiti alla Cornovaglia. Nel mio tributo i corpi vengono riportati in Irlanda, terra cui Essylt apparteneva.
I contrasti cromatici delle bare nere, del carro rosso e dei cavalli bianchi sono un tributo ai colori della magia così come furono concepiti in epoca medievale e un ammiccamento alla figura della madre di Essylt e Sive (che si chiama Essylt a sua volta, proprio come la madre di Isotta... sì, il Tristano è un poema pieno di Isotte) che era una famosa e potente maga (nel poema, è infatti lei a preparare il filtro d'amore che erroneamente Tristano e Isotta bevono, innamorandosi follemente).

Mi sarebbe piaciuto dedicare più spazio nel libro a questa storia, in origine il capitolo conteneva molti più paragrafi, che ho dovuto purtroppo tagliare per evitare digressioni manzoniane che uscissero troppo dal sentiero della narrazione principale. In particolare mi è dispiaciuto moltissimo dover sorvolare sul personaggio di Essylt la Bianca (la madre) un personaggio davvero intrigante e che mi sarebbe piaciuto poter approfondire.

Leggi l'estratto QUI

lunedì 18 maggio 2020

Origine de Il Cerchio di Atlantide - Attraverso lo Specchio

La magia è un fuoco freddo che brucia dentro e ti consuma.



Senza troppi giochi di parole, è questo il fulcro attorno a cui ruota tutta la mia saga intitolata Il Cerchio di Atlantide.
Bisogna essere davvero prolissi per aver bisogno di progettare e strutturare più di dieci volumi, impelagarsi nella costruzione di un intero mondo con la sua storia, la sua mitologia, il suo ordine politico e sociale, semplicemente per raccontare quello che, come potete vedere, si riassume in una sola riga.
E io sì, sono molto, molto prolissa.

domenica 3 maggio 2020

La guerra dei grandi tumuli (Mara Fontana) - Recensioni Indie



Questo è il primo volume di una saga che attualmente conta quattro titoli editi e dovrebbe concludere il suo arco narrativo in nove volumi complessivi.
Come ogni buon fantasy che si rispetti, La guerra dei grandi tumuli è un libro "mattone" che vanta più di 600 pagine, ma vi garantisco che filano via che è una bellezza. Alla mia prima lettura, il libro mi ha impegnata meno di dieci ore spalmate su due pomeriggi. E questo perché è davvero difficile riuscire a staccarsi dagli eventi che vengono raccontati, e quando finisce resta in bocca il sapore nostalgico del nostro dolce preferito, che sembra sempre finire troppo presto.