lunedì 21 giugno 2021

Hold on - diamoci del TU



Le persone intorno a te continuano a ripetertelo.
Resisti, andrà meglio.
Resisti, tornerai a sorridere.
Resisti, perché ti voglio bene.
Io ho bisogno di te.
Tu sei lì, in bilico tra la vita e la morte, ogni volta che sorridi seduta davanti a un drink a sentire idiozie e fingere che t'importi qualcosa.
Tu sei lì, respiri, cammini, parli, ma non sei lì. 
Tu sei lì, a suturare le loro ferite, fingendo che le tue non esistano.
Tu sei lì, a sostenere, a consigliare, a fare la madre. Ma non sei lì.
Sei lontana, altrove. Dove il mare è così profondo da farti perdere. Dove il buio è così denso che la luce delle stelle non riesce a ferire il tuo sguardo.
Tu sei lì, sdraiata sul pavimento, i polsi che sanguinano dolori inesprimibili, l'anima in frantumi che non sei mai riuscita a rimettere insieme, nonostante il tempo, l'impegno. Nonostante tutto.
Senti le loro voci.
Resisti, ho ancora bisogno di te.
Non andartene.
Torna da me.
Ho ancora bisogno di te.
Non è vero.
Sorridi veleno e delusione, pensando al loro affetto sbandierato come un vessillo da guerra, e vedendo come in realtà non si accorgono assolutamente di niente.
Lo sai, che in realtà non gliene importa.
Semplicemente non vogliono ritrovarsi il tuo sangue sulle mani. Non è affetto. Hanno paura del senso di colpa.
E così, mentre tu muori un respiro alla volta, ti tengono incatenata a questa recita facendo sentire in colpa te. Colpevole di volertene andare. Colpevole di voler respirare senza sentire piangere ogni cellula del tuo cuore.
Ma tu non cedere.
Resisti.
Alzati in piedi.
Sanguina sulle loro bugie.
Vai avanti, un passo alla volta.
Vai avanti, lasciati tutto alle spalle.
Dimentica ogni cosa.
Loro hanno bisogno di te.
Tu non hai bisogno di loro. Tu non hai bisogno di nessuno.
Va' avanti, rinasci dal tuo stesso sangue, e lascia a loro solo il suono stridente della tua assenza.


 

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