lunedì 5 ottobre 2020

Colpevole - Ascensus (Rebellion vol. 1) - Estratti

 


Alvis si sente colpevole.
Quando la Prima lo aveva messo a parte della necessità che Andrea partecipasse alla Selezione, qualcosa di molto simile all’orrore gli aveva attanagliato l’anima, ma aveva represso quella sensazione.
Si è dibattuto per giorni sulla possibilità di opporsi. Avrebbe voluto che la ragazza potesse restare al sicuro.


Se avesse potuto, avrebbe preso il suo posto pur di evitarle quel pericolo. Ma non poteva. Non aveva le competenze necessarie a ricoprire il ruolo, e seppure le avesse avute, dopo otto anni il suo impianto neurale non può essere rimosso per accogliere un Genus degli Ultimi. E il bene collettivo richiede il sacrificio di tutti.
Ha sempre percepito una certa ipocrisia in tutto questo parlare del bene collettivo, cui non sempre segue un agire del tutto coerente a riguardo.
Da bambino, non aveva avuto dubbi sulla giustezza delle azioni del Magisterium, che giustifica i propri atti, anche i più efferati, in nome del bene comune, della sopravvivenza di Elisium Axis, l’ultimo baluardo della specie umana.
In nome di questo, suo padre è stato soppresso quando i sintomi della sua profonda depressione sono diventati troppo palesi per essere nascosti.
L’immagine più vivida che gli resta dell’uomo che gli ha dato la vita e di cui ha ereditato il ruolo è il ricordo della sua schiena curva sotto il peso della sofferenza, così ossuta che riusciva a contare le vertebre della sua schiena da sopra la maglietta. I suoi occhi vacui che fissavano la parete fotostearica del loro soggiorno. Le sue labbra screpolate che si muovevano appena, bisbigliando che niente aveva alcun senso.
Ogni volta che ci ripensa, gli si spappola il cuore.
A quel tempo, aveva creduto che quel sacrificio fosse abbastanza per dimostrare all’umanità e a se stesso che il Magisterium agisse in funzione della sopravvivenza senza operare sostanziali distinzioni tra i suoi membri e gli altri cittadini.
Soltanto con il tempo, esercitando il suo compito di Magister della Giustizia, il dubbio ha iniziato a insinuarsi nei suoi pensieri.
Con un certo disagio, è diventato pian piano consapevole dei numerosi piccoli privilegi che i Magister si concedono in nome del loro ruolo, ma che di fatto rappresentano un trattamento preferenziale, creando quelle differenze sociali che il Magisterium si fregia di aver epurato da più di un secolo.
Per questo motivo, quando sua madre gli ha rivelato che il nome di Andrea sarebbe stato l’unico inserito nel database per la Selezione del ruolo di agronomo, nonostante i dubbi, alla fine non ha trovato il coraggio di fare alcuna obiezione.
Eppure il senso di ipocrisia non è scemato.
Anzi, da quando Andrea gli ha voltato le spalle per andare incontro al suo destino, lasciandogli sottopelle soltanto l’impronta calda e amorevole del suo ultimo abbraccio, quella sensazione sembra essersi acuita.
Nei suoi otto anni di esercizio, Alvis si è sempre sentito capace di un’imparzialità che molti membri del Magisterium faticano ad abbracciare totalmente.
Sa di aver sempre espresso le sue sentenze appellandosi al Codice senza fare preferenze, o quasi. Ma negli ultimi giorni le sue certezze vacillano. Può davvero dire che il sacrificio che sta facendo il Magisterium sia davvero un sacrificio del Magisterium?
Non è forse vero che la sola persona a compiere realmente il sacrificio è Andrea?
Lei è l’unica ad essere davvero colpita da quella scelta. È lassù, in un mondo sconosciuto che dieci anni fa ha spezzato otto vite senza pietà.
Il Magisterium si veste da martire, quando tutti loro in realtà continuano a starsene semplicemente seduti in poltrona a condurre le loro giornate come sempre.
Facile professare il sacrificio, quando a rischiare la pelle sono gli altri.
Come si sentirebbe, lui, se in superficie avesse dovuto inviare sua moglie Nerea, o la piccola Marion? Cosa avrebbe fatto, se invece del nome di Andrea, avesse saputo che senza possibilità di scampo Giunone avrebbe dovuto estrarre i loro nomi, o il suo?
Avrebbe accettato la cosa o si sarebbe opposto?
Amaramente, deve ammettere con se stesso che forse avrebbe avuto la stessa reazione di Naevius, che da giorni si rifiuta di uscire dalla sua stanza e se ne sta al buio a nutrire il suo rancore con lacrime amare.
Questo lo fa sentire molto ingiusto verso il suo popolo. Per anni hanno chiesto ad Elisium Axis di sacrificare i propri figli in nome di una speranza che ogni volta è andata affievolendosi. Eppure in tutti questi anni il Magisterium ha sempre tenuto fuori i suoi figli da quel sacrificio.
Potrebbe sembrare che le cose siano cambiate con la selezione di Andrea, ma anche questa volta si tratta di un inganno.
Da quando Andrea è partita, la sensazione di colpevolezza va intensificandosi. E lui ha iniziato a domandarsi se accettare tutte le condizioni di sua madre sia stata la scelta giusta.
Non teme per Andrea con l’impeto cieco di suo fratello minore. Crede fermamente nelle doti della ragazza e nella sua capacità di sfruttare al massimo le nozioni contenute nel chip che Giunone ha realizzato per lei.
Ma anche lui ha un motivo per temere per la sua vita. E il motivo si chiama Blade Raiden.

Ascensus
Rebelion Vol 1

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